Risposte a tre passi biblici che stanno alla base di fragili supposizioni
Le “fragili supposizioni”, nello specifico di questo studio, sono le supposizioni o ipotesi avanzate da una persona che si attiene alla Bibbia come base. Le sue idee non hanno solide fondamenta o prove a sostegno e che potrebbero crollare facilmente di fronte a un’analisi più attenta o a nuove informazioni. Le supposizioni fragili mancano di forza probatoria e non offrono una solida base per trarre conclusioni. Affidarsi a supposizioni fragili induce la nostra volontà a prendere decisioni sbagliate, trarre conclusioni errate e a inquadrare una visione distorta della realtà. È necessario, quindi, saper discernere le informazioni che ci arrivano.
Il discernimento è la capacità di sapere distinguere o tenere separate le diverse posizioni (opinioni, idee, concetti, paradigmi, credenze, teorie, congetture, allusioni, supposizioni) per valutare e separare (Bibbia alla mano) la verità dall’errore. È un processo dell’intelletto che implica l’attenta analisi razionale delle situazioni, considerando vari fattori e prospettive. Nel campo della fede questa facoltà va del continuo esercitata nel proprio cammino spirituale.
Quali sono le condizioni per leggere la Bibbia con profitto se trovassimo al suo interno delle discordanze nella traduzione? Non dobbiamo disperare: continuiamo ad affidarci alla nostra Bibbia preferita, ma leggiamola però con discernimento sotto la guida dello Spirito Santo che illuminerà le nostre menti e il nostro cuore sulla via della verità! (Giovanni 16:13).
Prima risposta: 1 CORINZI 16:2: «Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte…».
Seconda risposta: ATTI 20:7: «Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte».
Terza risposta: APOCALISSE 1:10: «Fui rapito nello Spirito nel giorno del Signore».
CONCLUSIONE DEL COMPILATORE
Sono state avanzate altre argomentazioni a favore dell’osservanza della domenica, a cui non è stato necessario fare riferimento in questa sede. Per la maggior parte, le argomentazioni sembrano così prive di franchezza e così contraddittorie tra loro che lo studioso Frank Yost, a suo tempo, aveva ardentemente desiderato vedere da parte dei sostenitori della domenica un’analisi schietta dei fatti.
Fiumi di inchiostro è stato speso dai sostenitori della domenica per affermarne la santità. Non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai, anche se il “giorno del sole” (La domenica) è giunto fino a noi nella forma addomesticata e come concorrente del Sabato biblico!