Per arrivare a comprendere il significato dei vari simboli utilizzati nei due capitoli di Apocalisse 13 e 14 è indispensabile disporre di una corretta e autorevole interpretazione che sia esente da deliberate distorsioni. Che cosa rappresentano i tre misteriosi simboli profetici: la bestia, l’immagine, il marchio?

P. Luisetti / Questo mio lavoro di compilazione tratta una buona porzione (dalla p. 330 in poi) importata dal capitolo 25 de Il gran conflitto (The Great Controversy; v. sopra immagine di un esemplare del 1888) di Ellen G. White. Sotto ispirazione l’autrice americana (1827-1915) risponde alle tre domande iniziali con sorprendente vigore e chiarezza. Per quanto mi riguarda, non ho fatto altro che adeguarmi al testo che avevo di fronte già pronto, restituendolo con un layout personale. Ho anteposto i due capitoli di Apocalisse menzionati che faranno da guida allo studio.

Le profezie apocalittiche sono tra le più difficili da comprendere, ma anche le più entusiasmanti per chi attende pazientemente il regno promesso da Cristo alla sua seconda venuta (Parusia). Disgraziatamente, sono numerose le guide religiose incompetenti, i pseudo catechisti, i pastori di varie denominazioni, i complottisti, i famelici sensazionalisti ecc. — per citarne solo pochi — che convinti di essere grandemente illuminati ci speculano sopra disseminando (scritti, video in varie forme) in Internet grandi errori interpretativi che io definisco fanfaluche. Così facendo, procurano un immenso danno a sé stessi e ai creduloni che li seguono. Segnatevi bene questa citazione che faccio seguire:

«Per sostenere dottrine errate o abitudini non cristiane, alcuni ricorrono a passi biblici separandoli dal loro contesto, o addirittura citano la metà di un versetto a conferma della loro tesi, mentre il resto del passo scelto ha un significato del tutto diverso. Imitando l’astuzia del serpente, essi si trincerano dietro affermazioni frammentarie, che sembrano sostenere le loro pretese. In questo modo distorcono deliberatamente la Parola di Dio. Altri, dotati di fervida immaginazione, si servono degli esempi e dei simboli della Bibbia e li interpretano secondo la propria fantasia, senza nessun riguardo al fatto che la Scrittura è interprete di se stessa e così espongono le loro argomentazioni facendole passare per insegnamenti della Bibbia». Ellen G. White, Il gran conflitto, cap. 32.

Tra le due visioni del profeta Daniele alla corte di Nabucodonosor e quelle dell’apostolo Giovanni sull’isola di Patmos, distanti sette secoli l’una dall’altra, c’è una notevole concordanza che rafforza maggiormente la credibilità nelle profezie della Bibbia. La bestia che sale dal mare vista dall’apostolo Giovanni in Apocalisse 13:1-7 assume le stesse caratteristiche del “piccolo corno” che spunta dalla quarta bestia di Daniele 7:20.

Per continuare a leggere devi scaricare il PDF Tre simboli profetici svelati, in alto! 16 pp., 2,8 MB. Nell’ultima pagina del documento troverai altre informazioni relative al libro Il gran conflitto (The Great Controversy)..


© Pierluigi Luisetti.