Preambolo di Pierluigi Luisetti.

Gli uomini resero gloria al genio umano, adorarono le loro opere e insegnarono ai loro figli di inchinarsi davanti agli idoli.

Nel libro PATRIARCHI E PROFETI, Edizioni AdV, Firenze, 1998, l’autrice d’ispirazione cristiana Ellen White (1827-1915) ci descrive le ragioni che hanno indotto Dio a far perire l’umanità da lui creata, salvando Noè, quale singolare esempio di fede incrollabile. Il Signore stesso l’aveva definito “uomo giusto ed integro ai suoi tempi; Noè camminò con Dio” (Genesi 6:9). Il basso contesto di moralità nel quale egli visse, lo possiamo intravedere nelle prossime pagine, dove la scrittrice ha dedicato un capitolo intero interpretando i relativi testi riportati nella Genesi. In un altro capitolo successivo, parlando dell’esperienza di Mosè dopo la sua fuga dall’Egitto, afferma che il libro della Genesi è stato scritto da lui, allorché fu costretto a vivere per 40 anni nel deserto di Madian.

Storia biblica e controstoria.

Ci sono stati e ci sono molti altri scrittori moderni che hanno fatto risalire il racconto del diluvio ad un mito o ad una leggenda, compilati o “rimpastati” con altri scritti anteriori. In particolare, faccio riferimento alle dodici tavolette d’argilla del noto poema di Gilgamesh che vengono portate dai detrattori della Genesi come prova che chi l’abbia redatta ne abbia copiato delle parti per redigere il suo racconto delle origini del mondo (diluvio universale compreso). Nel 1870, queste 12 tavolette furono tradotte e pubblicate per primo dall’assiriologo inglese George Smith (1840-1876). Esse sono conservate nel British Museum a Londra. I numerosi libri di “alta critica” (o rigetto) che si sono prodotti nel tempo attorno al diluvio, l’arca e il suo principale personaggio Noè vogliono dimostrare – in assenza di fede in un unico Dio – che il racconto biblico non è altro che una leggenda adattata sulla base degli antichi poemi Sumeri che l’archeologia ci abbia fornito. (Foto: tavoletta nr. 11 che parla del diluvio).

L’obiettivo di queste stampe è volto a screditare buona parte della Sacra Scrittura, relegandola ad un sottoprodotto culturale del popolo ebraico. Pur tenendo conto delle rimostranze mosse contro la veridicità del racconto biblico, queste divulgazioni andranno da me collocate nel campo della speculazione letteraria. Non entro in altri particolari, altrimenti mi dovrei spingere in un terreno che non è di mia competenza. Lo scopo in questa sede è quello di rivalutare la Bibbia come norma di fede, attestandole il rispetto che le è dovuto.

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Scarica il file PDF La vera storia di Noè e del diluvio di 15 pagine.

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© P. Luisetti