P. Luisetti/23-4-2020.

Erasmo da Rotterdam nacque in Olanda nel 1466 e morì a Basilea nel 1536. Nonostante io abbia vissuto 33 anni in Svizzera, ignoravo che nella cattedrale della città giacessero le spoglie di uno dei più grandi protagonisti della vita culturale europea! Sul suo conto sono stati scritti numerosi libri e saggi in tante lingue. Fu un grande umanista e filologo della Bibbia, ma non solo questo. Visse la sua maturità in un periodo segnato dalle forti lacerazioni e tensioni provocate dall’esplosione della Riforma di Martin Lutero, suo contemporaneo.

Eccetto il titolo che ho preso in prestito dal suo famoso libretto, voglio subito anticipare che in questa mia riflessione non ho intenzione di pronunciarmi circa le sue opere o le sue strabilianti doti di scrittore. Neppure voglio esplorare il suo progetto religioso e filosofico che consisteva nel ricondurre il credente alle fonti del Cristianesimo attraverso la mediazione pacifica, senza spargimento di sangue. Ritengo avviare la discussione con una semplice domanda che dovrebbe portarci direttamente al centro della sua personalità per poterlo conoscere più da vicino.

DOMANDA

Come si spiega che Erasmo, una persona animata dai sentimenti evangelici profondi, quando Martin Lutero gli chiese di collaborare con lui nell’Opera della Riforma che si stava attuando, si sia invece rifiutato? Non solo non accettò la mano che gli fu tesa, anzi, su certi punti teologici si scontrò con il grande riformatore tedesco! Allora, perché non accettò di collaborare?

Per dare una risposta soddisfacente, ritengo che si debba conoscere un minimo della sua vita. La risposta non la darò io; lascerò la parola a un personaggio che amo tanto, cioè Jean-Henri Merle d’Aubigné (1794-1872): storico, conferenziere e pastore del “Risveglio” ginevrino. Di lui ho già scritto in altre occasioni, avendo evidenziato la sua opera monumentale: La storia della Riforma nel secolo decimosesto (1835).

Il capitolo 10 del suo primo libro è dedicato per intero alla figura di Erasmo: la sua nascita, i suoi studi, la sua fama, la sua professione di fede, i suoi lavori, le sue pecche, ecc. Ed è proprio in quest’ultima sezione che ho scoperto la risposta alla mia domanda. Non la confido già da ora, ma bisogna scoprirla da se stessi nelle prossime sette pagine che voglio condividere. Da oggi in poi, chi le avrà lette con attenzione, conoscerà meglio chi sia stato Erasmo da Rotterdam e cosa l’abbia spinto a rifiutare l’offerta di Lutero!

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